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Era tutto a posto? Aveva ricordato ogni
dettaglio?Tutto perfetta mante
legale? Clive si andava ponendo queste domande tra gli angusti confini di
un Boeing757 bloccato dalla
nebbia sulla pista dell’aeroporto di Manchester.
Secondo le previsioni, il tempo
doveva migliorare e il pilota intendeva mantenere la propria posizione
nell’ordine di decollo , perciò i
passeggeri sedevano in accigliato
silenzio cercando un po’ di
conforto nel carrello
delle bevande. Era
mezzogiorno e Clive aveva ordinato caffè
, un brandy e una stecca di cioccolato. Occupava il posto accanto
al funestino in una fila
vuota e,
tra un banco di nebbia e l’altro, scorgeva altri velivoli in agguerrita
attesa. …….
La risposta era sì, ricerca e organizzazione erano state meticolose. Sarebbe successo e Clive era emozionatissimo. Sollevò una mano
per richiamare l’attenzione della radiosa ragazza in impudente
cappellino azzurro, la quale sembrava
deliziata dal fatto che lui
avesse deciso di farsi un
secondo brandy e onorata di poter glielo
servire. La banca gli aveva assicurato che viaggiare con diecimila dollari in contanti
era perfettamente legale , quindi
non avrebbe dovuto dare alcuna spiegazione all’ aeroporto di Schiphol. Quanto all’incontro con la polizia di Manchester, lo aveva affrontato
magistralmente, a suo parere,
facendosi trattare con rispetto.
Gli pareva addirittura di provare quasi nostalgia per quell’atmosfera vigorosa e quegli
uomini un po’ imbarazzati con i quali
aveva lavorato così bene.
Ian
mcEwan, Amsterdam (1998)
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